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Dal 27 maggio Meta inizia l’addestramento dell’IA con le informazioni di utenti e non utenti

BREAKING NEWS: dal 27 maggio Meta inizia l’addestramento dell’IA con le informazioni di utenti e non utenti

Approfondimento a cura di Stefano Gazzella, DPO DITEDI

Come annunciato da Meta, a partire dal 27 maggio 2025, inizierà l’addestramento dei propri modelli di intelligenza artificiale, fra cui il LLM Llama, con la raccolta dei dati di utenti e non utenti di Facebook, Instagram e WhatsApp.

Per quanto riguarda gli utenti di prodotti e servizi di Meta, saranno utilizzate solamente le informazioni pubbliche di account di soggetti di età maggiore di 18 anni: nome, nome utente di Facebook e Instagram, immagine del profilo, attività su gruppi pubblici, Pagine Facebook e canali, attività su contenuti pubblici es. commenti, valutazioni, recensioni su Marketplace o su account IG pubblici, avatar. Nonché i contenuti (post, foto, video, storie, reels, etc.) se impostati come pubblici. La finalità di sviluppo e miglioramento del modello di IA in Meta non riguarderanno i messaggi privati delle chat, salvo che non vengano condivisi attraverso un prompt.

Non solo: l’addestramento dei modelli avverrà anche da informazioni pubbliche raccolta da Internet, o concesse in licenza d’uso da alcuni fornitori che potrebbero includere anche dati personali come il nome dell’autore di un post, le informazioni di contatto o anche le informazioni personali contenuto all’interno del post. Tali dati, stando alla privacy policy di Meta, non verranno collegati in modo specifico alle utenze registrate.

Dal momento che l’attività di raccolta per finalità di addestramento è fondata su legittimo interesse, qualsiasi interessato può comunque esercitare il diritto di opposizione garantito dall’art. 21 GDPR:

Questa attività è sotto la lente delle autorità di controllo europee, dal momento che richiama le non poche criticità già evidenziate dal parere 28/2024 dell’EDPB sull’uso dei dati personali per lo sviluppo e la diffusione di modelli di IA. Ovviamente, l’interlocuzione con Meta sarà necessaria per chiarire limiti e proposte d’impiego delle soluzioni giuridiche prospettate, soprattutto per l’applicazione della base del legittimo interesse, l’effettività del diritto di opposizione e il principio di limitazione della finalità, nonché le garanzie in ordine al trattamento dei dati dei minori.

Tutti nodi che dovranno essere risolti ad alto livello per sgomberare così il tavolo dalle incertezze strategiche e operative che incombono anche e soprattutto su chi intende sviluppare progetti di intelligenza artificiale in conformità con il quadro normativo europeo.

L’auspicio è che queste risposte vengano fornite quanto prima e in modo chiaro. E che siano di portata generale e non siano indirizzati o applicabili solamente a Meta, DeepSeek, Google o OpenAI.